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Æolia – La Casa Del Vento

La principale del Ristorante era una scuderia. La sala Æolia invece la foresteria delle due adiacenti ville principali di , Da Schio e Villa Trento – Carli. Alla stregua di una Hall di un grande albergo, si arrivava in carrozza, i cavalli venivano fatti riposare nella scuderia, e gli ospiti accolti e rinfrescati nella sala Æolia.

Il nome Æolia, deriva da Eolo, dio del vento, nella mitologia ellenica, in quanto, sia la Cantina (il Carcere del Vento), che gli affreschi sono dedicati a Eolo.

Gli affreschi della sala Æolia, sono del XVI secolo, e sono attribuiti a Zellotti e Fasolo, allievi del Veronese, e rappresentano nella i pianeti del sistema solare, lo zodiaco e quattro nicchie raffiguranti le allegorie delle quattro stagioni, da notare che è rappresentata anche la Luna, considerata a quel tempo un pianeta e non un satellite della terra.

Al centro della cupola Eolo regna su tutto. Le pareti in marmorino a figure geometriche, coprono i resti di affreschi accreditati al Mantegna, rubati dalla truppa napoleonica durante il loro insediamento.

La Cantina è il vero fulcro dell'Æolia, in quanto per mezzo dei “” (cunicoli sotterranei lunghi alcune migliaia di metri) sfruttando lo stato della pressione atmosferica, convogliano l'aria sempre ad una costante oscillante tra i 10° e i 14° gradi centigradi durante tutto l'arco dell'anno, donando alla sala Æolia, e al ristorante tutto, una piacevole freschezza estiva e una mite temperatura nei periodi invernali. All'entrata una scritta antica recita:

ÆOLUS HIC CLAUSO VENTORUM
CARCERE REGNAT
ÆOLIA

Che significa: Eolo (re del vento) è rinchiuso in questo carcere e vi regna, infatti, se si apre la porta principale della cantina il vento si sprigiona.

Tra gli ospiti illustri che hanno soggiornato all'Æolia ricordiamo:

Galilei astronomo, che 400 anni fa, quando insegnava negli atenei di e Venezia, fu ospite del magnate Francesco Trento, e nei suoi memoriali ricorda le ricche libagioni e i reumatismi che prese appunto all'Æolia e che lo perseguiteranno per tutta .

Andrea Palladio architetto, che nei suoi trattati parla appunto dell'ingegnoso sistema di condizionamento dell'aria.

Il Mantegna, pittore, ospite sempre di Francesco Trento
E Orazio Marinali, scultore, ospite sempre di Francesco Trento, che gli farà addirittura costruire un “officina di scultura” nell'adiacente Villa Da Schio.

(4) Comments

  1. Che meraviglia , abito a qualche kilometro da questo posto meraviglioso e ci son stata una volta da piccola , ti faccio i complimenti anche come fotografo , le ho negli aggiornamenti di Flickr.
    Buona giornata Marilena

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